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Perchè l'elefante?

Sicuramente vi sarete chiesti cosa rappresenti l’Elefante e perché l’abbiamo scelto come nostro simbolo. La verità è molto semplice: abbiamo letto un racconto che ci ha colpito talmente tanto al punto di volere l’elefante come nostro segno di riconoscimento.

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 L’autore del racconto è Paulo Coelho e si intitola “L’elefante e la corda”

"Ecco il sistema adottato dai domatori del circo per fare in modo che gli elefanti non si ribellino mai. E io sospetto che questo succeda anche con molta gente… Ancora piccolo, l’elefantino viene legato con una grossa corda a un palo saldamente conficcato nel suolo. Egli tenta di liberarsi più volte, ma non ne ha le forze sufficienti. Dopo un anno, il palo e la corda sono ancora sufficienti per tenere legato l’elefantino. Egli continua nel suo tentativo di liberarsi, senza riuscirci. A questo punto, l’animale comincia a capire che la corda sarà sempre più forte, e rinuncia ai tentativi. Quando arriva all’età adulta, l’elefante si ricorda ancora che, per molto tempo, ha sprecato invano energia tentando di liberarsi. A questo punto, il domatore potrebbe anche legarlo con un filo sottile a una scopa, comunque l’elefante non cercherebbe più di liberarsi."

Leggendo il racconto, abbiamo pensato che l’Elefante legato rappresenti un po’ la nostra generazione, da molti anni intrappolata e resa fragile da precarietà, instabilità e difficoltà di ogni genere. Come l’Elefante adulto potremmo spezzare facilmente quelle catene, se solo riconquistassimo la consapevolezza della nostra forza e delle nostre capacità.

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